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Cloud storage: gestire dati nel cloud per la trasformazione digitale



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Il cloud storage è un elemento chiave della trasformazione digitale aziendale. Scopri modelli, vantaggi strategici, criteri di scelta e confronto tra i principali provider

Pubblicato il 20 mag 2025



cloud storage

La gestione dei dati nel cloud è diventata una leva strategica per la competitività delle imprese. In questo contesto, il cloud storage rappresenta una delle tecnologie più efficaci per abilitare la trasformazione digitale, grazie alla sua capacità di offrire flessibilità, scalabilità e accessibilità in tempo reale. Con l’evoluzione delle esigenze aziendali, la scelta del giusto modello di archiviazione nel cloud e del fornitore più adatto può fare la differenza in termini di performance, sicurezza e ottimizzazione dei costi.

Introduzione al cloud storage

Il cloud storage rappresenta una rivoluzione nel modo in cui le aziende gestiscono e archiviano i propri dati. Questa tecnologia è già la norma per molte aziende, offrendo una flessibilità e una scalabilità senza precedenti.

Il cloud storage si basa su un modello di archiviazione dati in cui le informazioni digitali sono memorizzate in pool logici, con l’infrastruttura fisica che comprende server multipli spesso distribuiti in diverse località. Le aziende che forniscono questi sistemi di archiviazione cloud sono responsabili di mantenere i dati disponibili e accessibili, garantendo al contempo che l’ambiente fisico rimanga protetto e funzionante.

I servizi di cloud storage offrono diversi vantaggi chiave, tra cui la riduzione dei costi operativi, l’eliminazione della necessità di gestire infrastrutture on-premise, e la possibilità di accedere ai dati da qualsiasi luogo e dispositivo.

Inoltre, il cloud storage facilita la collaborazione tra team distribuiti geograficamente, consentendo la condivisione e l’accesso simultaneo ai file.

Differenze tra cloud pubblico, privato e ibrido

Nel panorama del cloud storage, esistono tre principali modelli di implementazione: pubblico, privato e ibrido, ciascuno con caratteristiche e vantaggi distinti.

Il cloud pubblico, offerto da provider come Amazon Web Services (AWS), Microsoft Azure e Google Cloud Platform, fornisce risorse di archiviazione attraverso internet, condivise tra molteplici clienti.

Il cloud privato, d’altra parte, offre un ambiente dedicato e personalizzato per una singola organizzazione. Questo modello fornisce un maggiore controllo sulla sicurezza e la conformità, ma richiede investimenti più significativi in infrastrutture e competenze IT.

Il cloud ibrido, infine, permette alle aziende di bilanciare costi, sicurezza e prestazioni, mantenendo dati sensibili on-premise mentre si sfruttano i vantaggi del cloud pubblico per carichi di lavoro meno critici.

La scelta tra questi modelli dipende da vari fattori, tra cui requisiti di conformità, sensibilità dei dati, budget e obiettivi di business.

Vantaggi strategici del cloud storage per la trasformazione digitale

Il cloud storage si sta rivelando un catalizzatore fondamentale per la trasformazione digitale delle aziende, offrendo vantaggi strategici che vanno ben oltre la semplice riduzione dei costi di archiviazione.

Uno dei principali vantaggi strategici del cloud storage è la scalabilità che questa tecnologia è in grado di offrire. Le aziende possono rapidamente adattare le loro capacità di archiviazione in base alle esigenze, senza dover investire in costose infrastrutture fisiche. Questo permette una maggiore agilità nel rispondere alle fluttuazioni del mercato e alle opportunità di business. Inoltre, il cloud storage facilita l’implementazione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e il machine learning, che richiedono grandi quantità di dati facilmente accessibili.

La collaborazione e l’innovazione sono altri aspetti chiave potenziati dal cloud storage. La possibilità di accedere ai dati da qualsiasi luogo e dispositivo favorisce il lavoro remoto e la collaborazione globale, aprendo nuove opportunità di business e migliorando l’efficienza operativa.

Inoltre, il cloud storage sta rivoluzionando il modo in cui le aziende gestiscono e analizzano i propri dati. Le capacità avanzate di analisi dei dati offerte dai provider di cloud storage permettono alle organizzazioni di estrarre insights preziosi, migliorando il processo decisionale e aprendo nuove opportunità di mercato.

Strategie efficaci per massimizzare l’efficienza del cloud storage

Per massimizzare l’efficienza del cloud storage, le organizzazioni devono adottare strategie mirate che vadano oltre la semplice migrazione dei dati nel cloud.

Una strategia chiave è l’implementazione di politiche di gestione dei dati basate sul ciclo di vita. Questo approccio prevede la categorizzazione dei dati in base alla loro importanza e frequenza di accesso, permettendo di allocare le risorse di storage in modo più efficiente. Ad esempio, i dati ad accesso frequente possono essere archiviati su storage ad alte prestazioni, mentre i dati meno critici possono essere spostati su storage più economici o archivi a lungo termine. Gartner riporta che le aziende che implementano queste politiche possono ridurre i costi di storage fino al 30% (Gartner, Magic Quadrant for public Cloud Storage services).

Un’altra strategia efficace è l’adozione di tecnologie di deduplicazione e compressione dei dati. Queste tecniche riducono significativamente la quantità di spazio di archiviazione necessario, migliorando l’efficienza e riducendo i costi. Secondo Gartner, le aziende che implementano queste tecnologie possono ottenere riduzioni dello spazio di archiviazione fino al 50%.

L’automazione gioca un ruolo cruciale nell’ottimizzazione dell’efficienza del cloud storage. L’utilizzo di strumenti di gestione automatizzata del ciclo di vita dei dati, di provisioning e di monitoraggio delle prestazioni può ridurre significativamente il carico di lavoro IT e migliorare l’efficienza operativa.

La sicurezza e la conformità sono aspetti fondamentali da considerare nelle strategie di ottimizzazione del cloud storage. L’implementazione di robuste misure di sicurezza, come la crittografia end-to-end e l’autenticazione multi-fattore, non solo protegge i dati ma può anche migliorare l’efficienza complessiva riducendo il rischio di violazioni e downtime.

Infine, l’adozione di un approccio multi-cloud o ibrido può offrire ulteriori opportunità di ottimizzazione. Distribuendo i carichi di lavoro tra diversi provider o tra cloud pubblico e privato, le aziende possono bilanciare costi, prestazioni e conformità in modo più efficace.

Guida alla scelta del servizio cloud storage più adatto alle esigenze aziendali

Scegliere una soluzione di cloud storage non significa soltanto individuare un fornitore tecnologicamente avanzato, ma anche valutare attentamente compatibilità con i carichi di lavoro, livelli di servizio, costi nel medio-lungo termine e requisiti normativi.

Di seguito una panoramica dei principali attori del mercato, con le rispettive caratteristiche e punti di forza, per aiutare le aziende a prendere decisioni più consapevoli. La selezione si basa su report come Magic Quadrant e Critical Capabilities di Gartner, e tiene in considerazione recensioni verificate pubblicate su portali come Peer Insights, G2 e PeerSpot.

Amazon Web Services

Amazon Web Services (AWS) si posiziona tra i leader del mercato dei servizi di cloud storage, offrendo una gamma completa di soluzioni che si adattano a diverse esigenze aziendali. Il servizio di punta, Amazon S3 (Simple Storage Service), è diventato lo standard de facto per lo storage di oggetti, con un’adozione diffusa che ha portato alla dominanza dell’API S3 nell’ecosistema degli sviluppatori e dei fornitori di storage.

Secondo il Magic Quadrant di Gartner, AWS spicca non solo nelle applicazioni cloud-native, ma sta guadagnando terreno anche nelle applicazioni aziendali tradizionali, posizionandosi spesso nella short list per applicazioni Windows e Oracle.

La suite di servizi di storage di AWS comprende S3 per lo storage di oggetti, Glacier per l’archiviazione a freddo, Elastic Block Store (EBS) per lo storage a blocchi, Elastic File System (EFS) per lo storage di file, oltre a soluzioni come Snowball Edge e Snowmobile per il trasporto dati su larga scala.

Un punto di forza significativo di AWS è la sua capacità di fornire soluzioni end-to-end, dall’edge ai data center aziendali on-premise fino ai servizi cloud pubblici, mantenendo un elevato livello di sicurezza.

Recentemente, AWS ha introdotto miglioramenti alle politiche di archiviazione di Amazon S3, aumentando la velocità di recupero dei dati da S3 Glacier. Inoltre, i nuovi processori Graviton4 permettono prestazioni superiori ed efficienza energetica, rendendo i carichi di lavoro su EC2 ancora più competitivi anche dal punto di vista dei costi.

Google

Google Cloud Platform si sta affermando come un concorrente sempre più forte nel mercato dei servizi di cloud storage, distinguendosi per prestazioni e coerenza. L’offerta di storage di Google comprende Google Cloud Storage (GCS) per lo storage di oggetti, Persistent Disk per lo storage a blocchi e Transfer Appliance per il trasporto dati.

Secondo l’analisi di Gartner, GCS si distingue per la sua disponibilità costantemente superiore e per le prestazioni di rete notevolmente migliori rispetto ai principali concorrenti, soprattutto per quanto riguarda il servizio di storage multi-regionale.

Un punto di forza significativo di Google è l’utilizzo di un’API unica e coerente per tutti i suoi servizi di storage di oggetti, che semplifica notevolmente lo sviluppo delle applicazioni e la migrazione dei dati tra i diversi livelli di storage e l’integrazione con soluzioni di storage ibrido. Questa coerenza è particolarmente apprezzata dai clienti, che evidenziano la semplicità d’uso e l’affidabilità delle prestazioni di GCS.

Tra le novità del più recenti, Google ha introdotto “Rapid Storage”, una nuova opzione a bassa latenza ideale per operazioni intensive su larga scala. Inoltre, le integrazioni con i modelli AI Gemini 2.5 Flash e Ironwood TPU potenziano le capacità di elaborazione e analisi, rafforzando la sinergia tra cloud storage e intelligenza artificiale.

Microsoft

Microsoft Azure si è affermato come uno dei principali attori nel mercato dei servizi di cloud storage. L’offerta di storage di Azure comprende Azure Blob Storage per lo storage di oggetti (con livelli Hot, Cool e Archive), Azure Files per lo storage di file e Azure Disk Storage per lo storage a blocchi (sia standard che premium, gestito o non gestito).

Secondo il Magic Quadrant di Gartner, un punto di forza significativo di Microsoft è la sua capacità di sfruttare le relazioni esistenti con le imprese che si sentono a proprio agio nel fare transazioni con l’azienda, utilizzando questa familiarità come leva per incoraggiare l’adozione di Azure e dei suoi servizi di storage.

Questo approccio si è dimostrato particolarmente efficace con le aziende mainstream che stanno utilizzando l’infrastruttura cloud pubblica per la prima volta, modernizzando le loro infrastrutture IT e chiudendo i loro data center aziendali. Molte di queste imprese impiegano carichi di lavoro incentrati su Windows e considerano naturalmente Azure come prima scelta. I clienti enterprise considerano costantemente i servizi di storage di Microsoft e il team di Azure come “pronti per l’enterprise”, riflettendo la competenza delle loro interazioni e la percezione positiva dei servizi di cloud storage di Azure.

Più recentemente, Azure ha lanciato nuove funzionalità come Azure Elastic SAN, offrendo una soluzione altamente scalabile per lo storage a blocchi. Inoltre, Azure Container Storage è stato migliorato per ottimizzare carichi di lavoro su database open-source in ambienti Kubernetes, garantendo maggiore efficienza e prestazioni.

IBM

IBM si posiziona nel mercato dei servizi di cloud storage con un’offerta diversificata che comprende IBM Cloud Object Storage (COS), basato sulla tecnologia acquisita da Cleversafe, come servizio principale di storage di oggetti disponibile in IBM Cloud. L’azienda offre anche storage basato su file e blocchi, sia in implementazioni dedicate che multi-tenant.

IBM COS gode di una reputazione positiva per essere progettato per la scalabilità con un focus sulla durabilità e la resilienza. In particolare, il prodotto COS è considerato uno dei meglio architettati tra l’intero portafoglio di servizi IBM Cloud.

Un punto di forza significativo di IBM è il livello di supporto tecnico fornito durante l’implementazione e i periodi di migrazione di COS, che comprendono assistenza self-help, social media, telefono, ticket e chat.

Inoltre, IBM vanta oltre 70 partnership con importanti ISV aziendali in aree quali distribuzione di contenuti, analisi, gestione dei dati, archiviazione, backup e gateway di storage cloud.

Tra le novità recenti, IBM ha introdotto la funzionalità “Object Lock” per garantire archiviazione immutabile, utile per scenari regolamentati. Sono inoltre state potenziate le capacità di monitoraggio attraverso Cloud Activity Tracker e IBM Cloud Monitoring, offrendo maggiore visibilità e controllo sulle risorse di storage.

Approcci per la gestione ottimale dei costi nel cloud storage

La gestione ottimale dei costi del cloud storage è diventata una priorità critica per le organizzazioni IT, in un contesto di crescita esponenziale dei dati aziendali e costi cloud in aumento. Secondo un recente studio di Gartner (Gartner, Top practices for optimizing public cloud storage costs), i costi elevati del cloud storage derivano spesso da un sovradimensionamento delle risorse, una gestione inadeguata del ciclo di vita dei dati e controlli manuali obsoleti. Per affrontare queste sfide, i leader IT devono implementare strategie mirate di ottimizzazione su più fronti.

Innanzitutto, è fondamentale condurre una revisione periodica approfondita dell’utilizzo dello storage per identificare e eliminare risorse inattive, orfane o non allineate. L’analisi dei modelli di utilizzo consente di implementare tecniche di riduzione dei costi come la terminazione delle risorse non necessarie, il ridimensionamento dinamico e la pianificazione intelligente del tiering.

Per lo storage a blocchi, è cruciale identificare i volumi sottoutilizzati (con utilizzo inferiore al 20%) tramite strumenti di monitoraggio cloud come AWS CloudWatch e Azure Monitor, per poi ridimensionarli manualmente o tramite script automatizzati.

La gestione aggressiva del ciclo di vita di snapshot e backup è altrettanto importante per ridurre il consumo e i costi non necessari.

Per lo storage di file, l’attenzione deve concentrarsi sull’identificazione di file obsoleti, l’implementazione di politiche di gestione del ciclo di vita dei dati e l’applicazione di quote dipartimentali.

Infine, per lo storage a oggetti, è essenziale implementare strategie di tiering intelligente e politiche di ciclo vita per automatizzare la transizione dei dati tra i livelli in base a criteri predefiniti come età o ultimo accesso. Queste pratiche strutturate pongono le basi per un framework sostenibile di ottimizzazione dei costi dello storage cloud.

Garantire sicurezza e conformità nel cloud storage

La sicurezza e la conformità sono aspetti cruciali da considerare nell’adozione di soluzioni di cloud storage per le aziende. Secondo l’analisi di Gartner (Gartner, Critical Capabilities for public Cloud Storage services), i principali provider di servizi cloud come Amazon Web Services, Microsoft Azure e Google Cloud Platform offrono diverse funzionalità di sicurezza integrate nelle loro piattaforme.

Ad esempio, AWS implementa la crittografia dei dati a riposo e in transito, controlli granulari di accesso basati su ruoli e registrazione completa delle attività attraverso AWS CloudTrail. Tuttavia, la responsabilità ultima della sicurezza dei dati rimane del cliente, che deve configurare e gestire correttamente questi strumenti. Un approccio consigliato è quello del “modello di responsabilità condivisa”, in cui il provider garantisce la sicurezza dell’infrastruttura cloud, mentre il cliente è responsabile della sicurezza dei dati e delle applicazioni che vi risiedono.

Per quanto riguarda la conformità, i principali provider cloud offrono certificazioni e conformità a standard come ISO 27001, SOC 2 e GDPR. Ad esempio, Microsoft Azure fornisce il “Compliance Manager”, uno strumento che aiuta le organizzazioni a valutare e gestire la propria conformità normativa nel cloud. Nonostante ciò, le aziende devono comunque condurre valutazioni dei rischi e implementare controlli aggiuntivi specifici per il proprio settore e le proprie esigenze di conformità.

Un aspetto critico è la gestione delle chiavi di crittografia: mentre i provider offrono servizi di gestione delle chiavi, per dati altamente sensibili si consiglia alle aziende di mantenere il controllo esclusivo delle proprie chiavi attraverso soluzioni BYOK (Bring Your Own Key) o HYOK (Hold Your Own Key). Inoltre, l’implementazione di soluzioni di Cloud Access Security Broker (CASB) può fornire un ulteriore livello di sicurezza, monitorando e controllando l’accesso alle applicazioni cloud da parte degli utenti.

Per garantire la conformità continua, è essenziale stabilire processi di audit regolari e utilizzare strumenti di monitoraggio della conformità offerti dai provider cloud. Ad esempio, AWS Config è uno strumento di configuration management che permette di valutare, verificare e registrare le configurazioni delle risorse AWS rispetto agli standard di conformità desiderati.

Considerazioni legali e di privacy nel cloud storage

Le considerazioni legali e di privacy nel cloud storage rappresentano una sfida complessa per le organizzazioni, soprattutto in un contesto normativo in continua evoluzione. Uno dei principali ostacoli all’adozione del cloud storage è la preoccupazione per la conformità alle normative sulla protezione dei dati, come il GDPR nell’Unione Europea.

I provider di servizi cloud hanno risposto a queste preoccupazioni implementando funzionalità specifiche per la conformità normativa. Ad esempio, Google Cloud Platform offre “Data Residency Controls” che consentono ai clienti di specificare in quali regioni geografiche i loro dati possono essere archiviati, aiutando così a rispettare i requisiti di localizzazione dei dati imposti da alcune giurisdizioni. Tuttavia, la responsabilità ultima della conformità legale rimane del cliente. Le organizzazioni devono condurre una due diligence approfondita sui loro provider di cloud storage, esaminando attentamente i termini di servizio e gli accordi sul livello di servizio (SLA) per garantire che soddisfino i loro requisiti legali e di privacy.

Un aspetto critico è la gestione dei dati personali: le aziende devono implementare processi per ottenere il consenso degli interessati, gestire le richieste di accesso ai dati e garantire il diritto all’oblio, come richiesto dal GDPR. I provider cloud offrono strumenti per facilitare queste operazioni, come il “Data Subject Request Tool” di Microsoft Azure, ma la responsabilità di utilizzarli correttamente ricade sull’organizzazione.

La questione della giurisdizione legale è particolarmente complessa nel cloud storage, poiché i dati possono essere archiviati in diversi paesi. Le aziende devono essere consapevoli delle leggi applicabili in ciascuna giurisdizione e delle potenziali implicazioni per l’accesso ai dati da parte delle autorità governative. Per mitigare questi rischi, alcune organizzazioni optano per soluzioni di cloud ibrido o multi-cloud, distribuendo i dati su provider e regioni diverse per ridurre l’esposizione a singole giurisdizioni.

La crittografia end-to-end dei dati sensibili prima del loro caricamento nel cloud può fornire un ulteriore livello di protezione, anche se ciò può limitare alcune funzionalità del cloud storage. Infine, le organizzazioni devono stabilire politiche chiare per la classificazione dei dati e la gestione del ciclo di vita, assicurando che i dati sensibili siano adeguatamente protetti e che i dati non più necessari vengano eliminati in modo sicuro. L’utilizzo di strumenti di Data Loss Prevention (DLP) integrati nelle piattaforme cloud, come “Cloud DLP” di Google Cloud, può aiutare a identificare e proteggere automaticamente le informazioni sensibili.

In conclusione, mentre i provider di cloud storage offrono sempre più strumenti e funzionalità per la conformità legale e la privacy, le aziende devono adottare un approccio proattivo e completo alla gestione dei rischi legali e di privacy nel cloud, integrando considerazioni legali e di compliance in ogni fase della loro strategia di cloud storage.

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