A dicembre 2024 quattro aspiranti imprenditori (Lora Fahmy, Ludovico Federici, Matteo Mariani e Sylwia Szymczyk) sono entrati a far parte di The Liquid Factory come primo gruppo di Entrepreneurs in Residence (EIR).
Non erano ancora founder di startup. Erano quattro talenti con ambizione, idee e la determinazione per costruire qualcosa. Scelti tra 181 candidati da 20 paesi.
Ognuno ha ricevuto 200mila euro e un mandato chiaro: trasformare un’idea in una startup globale, in tempi rapidissimi.
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Creare startup globali, buone per la Silicon Valley
Ero con loro il 2 di gennaio quando il programma ha preso avvio a Sondrio. Con Fabrizio Capobianco, il dominus di The Liquid Factory, lo startup studio nato in partnership con la Banca Popolare di Sondrio, a cinque mesi esatti di distanza, tiriamo le prime fila… (BTW, spoiler: sarà ospite della puntata di questa settimana di Innovation Weekly).
“Abbiamo iniziato a gennaio con un obiettivo ambizioso: costruire aziende globali. Formare team. Lanciare MVP. Trovare clienti paganti. Fare in pochi mesi quello che di solito richiede anni.”

Liquid Factory, un primo bilancio cinque mesi dopo
“Beh cinque mesi dopo:
✅ 4 su 4 hanno strutturato un team aggiungendo almeno un co-founder che complementi le competenze dell’EIR che erano tecniche in un solo dei casi e di business negli altri tre.
✅ 4 su 4 hanno lanciato prodotti reali, oggi disponibili sul mercato.
✅ 3 su 4 hanno firmato con clienti paganti e generano ricavi (il quarto offre un prodotto gratuito — per ora).
✅ 1 su 4 si è trasferito in Silicon Valley, ha incorporato la società in Delaware ed è arrivato allo Y Combinator interview stage — tutto entro 5 settimane dall’inizio del batch.
Hanno anche vinto pitch competitions (per esempio Audience Award a Start Summit in Milano), ottenuto visibilità sulla stampa nazionale e internazionale.
Il tutto dalla Valtellina, sebbene per design puntino al mondo.”
Creare startup da Silicon Valley, che cosa non ha funzionato?
“Non abbiamo azzeccato tutto. E fa parte del percorso.
• Una startup ha cambiato focus di mercato due volte e il business model, ma, dopo qualche iterazione, ha trovato la giusta direzione e trovato i primi clienti.
• Un’altra ha investito molto in un evento… solo per scoprire che il vero interesse del mercato era altrove. Dopo un pivot, ha acquisito 60 clienti B2B paganti in poche settimane.
• Un EIR ha coinvolto un CTO che non era adatto. Questo ha rallentato tutto, finché non è stato trovato il co-founder giusto e il progetto ha ripreso velocità.
Non sono stati fail devastanti. Sono state delle fast failure — quelle che ti fanno migliorare, come si impara in Silicon Valley.”
Che cos’è The Liquid Factory: acceleratore o startup studio?
“Non è il solito Acceleratore perchè non partiamo dai pitch deck. Partiamo dalle persone. Investiamo nell’ambizione.
Forniamo capitale, mentorship e uno spazio dove costruire da zero. Quindi siamo forse più vicini allo Startup Studio, almeno al co-founder model. Però è difficile incasellarci in tassonomie predefinite.
Quello che è conta, a prescindere dai modelli, è che si possono creare aziende globali anche dalle Alpi, a patto di trovare founder abbastanza audaci.
E sì — abbiamo fatto tutto questo mentre sciavamo, bevevamo vino valtellinese (le società veicolo si chiamano Liquid Grumello, Inferno, Sassella e Valgella) e vivevamo una vita di qualità in una delle regioni più belle d’Europa.”
Le quattro startup nate in The Liquid Factory
Ecco una breve descrizione delle loro venture:
- Elephantroom è una piattaforma AI che ti arreda la casa, come farebbe un architetto di interni.
- FashionINSTA è una piattaforma AI che trasforma schizzi o foto di capi d’abbigliamento in modelli pronti per la produzione in pochi minuti.
- Fluida è una piattaforma Fintech B2B che consente alle aziende di trasferire denaro cross-border (per esempio euro in dollari) istantaneamente e a costi bassissimi (usando stablecoin)
- Regulatis è una piattaforma AI specializzata nel semplificare la rendicontazione ESG, garantendo conformità normativa con tracciabilità completa
A quando il prossimo batch?
Le candidature per il secondo batch (2025) sono ufficialmente aperte. Deadline: 30 giugno. Non serve avere già una company. Nemmeno un’idea.
Serve un “founder mindset” oltre ad ambizione e coraggio per costruire.
Qui il link per fare application: www.theliquidfactory.com/apply